We Are Medil  MAGAZINE – Intervista a Marco Ranzieri, General Manager dell’Impresa consorziata WEGH GROUP SPA

WEGH Group è una realtà specializzata nella realizzazione di componenti per il segnalamento ferroviario e la sua filosofia aziendale, basata su cardini come esperienza, capacità di mettere in rete competenze diverse e ricerca costante di soluzioni innovative, incontra pienamente quella del nostro Consorzio Stabile Medil. Una curiosità interessante sulla WEGH Group è la nascita del suo nome, così come ci spiega Marco Ranzieri, General Manager: “Con l’avvento del WEB, ormai molti anni fa, la comunicazione ci faceva presente che il nome SICI era molto diffuso sul WEB, per cui, al fine di agevolare la navigazione e la ricerca, occorreva cambiare il nome. Da qui nasce WEGH, che con radice indoeuropea vuol dire viaggio”.

1) Marco Ranzieri, con Wegh Grup oggi raccontiamo oltre 60 anni di storia dell’azienda, leader nel settore dell’armamento ferroviario, come nasce Wegh?

La WEGH Group si fregia di oltre 60 anni di storia grazie all’acquisizione della Niccoli & Naldoni di Firenze azienda meccanica specializzata nella costruzione di apparati per il segnalamento ferroviario quali casse di manovra da deviatoio, casse per i passaggi a livello ecc… Negli anni, WEGH Group cresce con la SICI Impianti con sede a Fornovo di Taro (PR) specializzata nella costruzione di impianti Long Line per la produzione di traverse in calcestruzzo per le linee ferroviarie..

Di seguito le competenze sinergiche dell’Azienda crescono mediante l’acquisizione della LES Elettronica di La Spezia specializzata in apparati elettronici per lo spazio e per la difesa; Know-how poi traghettato nel mondo ferroviario grazie all’importante competenza dell’azienda nella progettazione e produzione di apparti elettronici di altissima affidabilità e sicurezza.

La storia prosegue con l’acquisto della IPA International, Azienda facente parte del gruppo IPA di Bergamo specializzata nella realizzazione di armamento su rotaie ballastless nei settori Tramviario, metropolitano e ferroviario. In seguito, viene acquistato da Alfa Laval il ramo d’Azienda OLMI Impianti specializzata nella produzione di impianti per traverse ferroviarie con processo produttivo a carosello che insieme al Know How della SICI permette alla WEGH Group di poter proporre al mercato entrambe le tecnologie produttive.

Infine, viene acquistata dal Gruppo IPA, la IPA Ferroviaria, storica Azienda Italiana nella produzione di manufatti per l’armamento ferroviario quali traverse in calcestruzzo, Traversoni per scambi e piastre per sistemi ballastless. Queste competenze sinergiche fra loro realizzano un Know How complessivo che permette un costante miglioramento dei prodotti volti a garantire i parametri fondamentali del ferroviario quali Sicurezza, Disponibilità del bene ed affidabilità, ponendo WEGH group quale partner affidabile nel settore.

2) Wegh oggi è presente non solo in Italia ma anche e soprattutto all’estero; ci può raccontare le principali opere in cui oggi è impegnata Wegh al di fuori dei confini nazionali?

Il Progetto strategico della WEGH Group si basa su un semplice concetto “Crescere all’Estero per rafforzarci in Italia”.

Grazie a questo input oggi l’Azienda ha 4 stabili organizzazioni nel mondo: Uruguay, Bulgaria, Mozambico ed Equador. Oggi partecipiamo tramite le nostre Aziende estere alla costruzione di importanti progetti quali ad esempio la linea ferroviaria di oltre 1400 Km in Mozambico, finanziata dalla VALE Brasiliana per il trasporto del carbone dal nord del paese al porto di Nacala passando per il Malawi. Ugualmente siamo impegnati nella realizzazione della linea ferroviaria in Uruguay per il trasporto della cellulosa al porto di Montevideo.

In Bulgaria siamo oggi i maggior produttori di traverse ferroviarie e guardiamo con attenzione ai progetti finanziati dalla Comunità Europea per i corridoi ferroviari che attraversando il paese, che ne fanno uno dei più importanti HUB della regione. In questo momento siamo coinvolti nella costruzione in Danimarca per quanto attiene la linea ferroviaria del ponte Storstom caratterizzato da un progetto che ne fa una delle opere più sfidanti in Europa sotto l’aspetto ingegneristico.

3) Cosa ha spinto una società come WEGH ad entrare in un Consorzio come Medil Scpa?

La WEGH Group pensa che l’aggregazione e la massa critica sia necessaria per affrontare le sfide future del mercato Nazionale ed Internazionale. La WEGH Group ha scelto di partecipare ad un Consorzio ritenendo che l’aggregazione di specifiche competenze sommate alla gestione ed all’elasticità propria delle PMI sia un modello vincente nel mercato sempre più competitivo. Infine, un elemento basilare in questo modello organizzativo risiede nella linea di comando che permette la velocità decisionale propria delle PMI, oltre ad una gestione snella rapportata alle dimensioni aziendali.

4) Wegh oltre alla realizzazione e quindi la costruzione di grandi opere nel rispetto del proprio core business è una realtà che fonda la propria “Vision” aziendale anche sull’innovazione; ci può descrivere l’impegno che ogni anno concentrare su ricerca e sviluppo?

La WEGH Group è fortemente impegnata in innovazione ritenendo uno dei pilastri su cui progettare la crescita e la sopravvivenza dell’Azienda. Per questo motivo, dal 7 al 10% del fatturato Aziendale viene impegnato in Ricerca e Sviluppo con la consapevolezza di rafforzare le basi per una crescita incentrata sul prodotto. Ogni anno WEGH Group sviluppa nuovi brevetti applicativi nelle sue linee di prodotto investendo in Ricerca e sviluppando il processo produttivo per essere sempre più competitiva e salvaguardare il Margine di Contribuzione.

5) Cosa pensa del futuro nei riguardi degli investimenti che riguarderanno il settore ferroviario anche alla luce del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza PNRR? Come vi state organizzando? Quali saranno gli obiettivi della Wegh rispetto a questo piano di rinnovamento infrastrutturale previsto dal Governo italiano?

Il PNRR sommata ai fondi diretti messi a disposizione, grazie alla Visione dell’attuale governo, permetterà al settore del trasporto su ferro di vivere un periodo di grande domanda mai riscontrata nel settore dal dopoguerra. Questo sforzo che coinvolge progetti nei tre settori (Tramviario, Metropolitano e Ferroviario) produrrà una richiesta che obbliga anche WEGH group ad investire in macchinari ed attrezzature, incrementare le risorse umane e la loro formazione, oltre a garantire le risorse finanziarie necessarie allo sviluppo. La speranza è che gli Enti preposti sposino la scelta di realizzare i progetti con una forte sensibilità ai futuri costi di manutenzione adottando tecnologie che ne riducono il costo di vita e un’attenzione all’economia green.

Data questa situazione, WEGH Group considera che già dal 2026, all’esaurirsi delle coperture finanziarie disponibili e valutati i rinnovi e/o le nuove costruzioni messe in atto, il comparto subirà un importante ridimensionamento che si riverbererà sul futuro delle Aziende specializzate nel comparto.

6) Nei riguardi dell’estero, e rispetto alla vostra esperienza consolidata fuori dai confini nazionali, perché l’Italia negli scorsi anni non è riuscita ad essere quel paese innovativo rispetto ad altre realtà nei riguardi della costruzione di grandi infrastrutture di trasporto ferroviario?

Penso che l’Italia oggi come ieri non abbia una visione internazionale che deve essere il risultato di scelte politiche, che conseguentemente trainano il comparto. Oggi l’indirizzo politico è concentrare le risorse nel paese per la sua modernizzazione e l’incremento del PIL. Oggi siamo spettatori per quanto riguarda l’estero di appoggio finanziario ai grandi Contractors, ma con una debolezza competitiva rispetto ai paesi concorrenti quali Francia, Spagna e Germania.

Inoltre, non si è definito politicamente le aree Geopolitiche dove vorremmo essere attori come Paese e questo fa sì che le Aziende operino in ordine sparso arrancando nelle varie soluzioni di appoggio politico (necessario nelle infrastrutture), soluzioni ai finanziamenti necessari ai paesi e modello di sistema competitivo.

7) Quali saranno gli obiettivi di Wegh Group per i prossimi 5 anni?

Il piano strategico 2022 – 2026 di WEGH Group si basa sulle seguenti linee strategiche ed economiche:

  • Crescita all’estero con radicamento nei paesi (si prevede il radicamento in 7 paesi esteri)
  • Sostegno alla Ricerca e sviluppo con investimento globale Italia nei prossimi 5 anni di 12.000.000 sui prodotti
  • Investimenti strutturali per opifici, impianti ed attrezzature Italia 25.000.000,00
  • Ammortamenti nei 5 anni per circa 24.000.000,00
  • Un fatturato con una crescita prudenziale di circa il 12 % annuo che porterà il fatturato nel 2026 a 80.000.000,00 al netto delle partecipate estere
  • Nuovi Utili a riserva nei prossimi 5 anni 23.300.000,00
  • Mezzi propri nel 2026 sommati ai mezzi propri 2021 per un totale di 49.000.000,00.

Marco Ranzieri,
General Manager WEGH GROUP SPA

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